Contrassegno invalidi, ci scrivono da Bari

�Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 23 febbraio apprendiamo dell�inchiesta avviata dalla locale Magistratura a seguito della scoperta fatta da una Pattuglia di vigili Urbani di Bari, i quali sorprendevano una persona che utilizzava copia a colori del contrassegno invalidi. Non si trattava del solito scemo, ma della figlia di un notaio, quindi persona colta, che si aggiunge alla lunga lista di personaggi gi� scoperti, tra i quali Comandanti di Vigili a Roma, Funzionari di ogni tipo, Forze dell�ordine o militari, Medici (vedi Policlinico ) etc. Tempo addietro, circa due anni fa, avevamo proposto all�Assessorato alla Mobilit� di applicare ad ogni contrassegno invalidi un ologramma, cio� quel rettangolino metallico luminescente che, se fotocopiato, diventa nero. Gi� applicato con successo in altre Regione avrebbe evitato la duplicazione del documento. Non � stato fatto. Le fotocopie a colori vennero offerte anche alla moglie di un disabile da parte di una cartoleria, la quale candidamente ammetteva di fare fotocopie a colori del contrassegno per il numero dei familiari del disabile, ogni persona disponeva di contrassegno personale. Il danno che noi disabili veri, specie se in carrozzina, � di gravit� notevole. Non � possibile che sin dalle prime ore del mattino tutti i nostri stalli siano gi� occupati da auto munite di contrassegno. Il Policlinico, il San Paolo, il DiVenere, i Distretti, gli Ambulatori, tutti i nostri stalli occupati. Sedie a rotelle, nessuna. In altre occasioni vi sono stati scandali, tolleranza zero, sembrava che il fenomeno dell�abusivismo sarebbe stato debellato, invece dopo poco tutto � ritornato nella norma con i soliti furbi. Questa volta vorremmo fosse l�ultima, che si agisse una buona volta con fermezza e severit�. Facciamo un appello al Magistrato inquirente, al dott.Marzulli, ai Vigili Urbani affinch� stronchino questa piaga una volta per tutte. Noi soggetti deboli chiediamo giustizia�. Gioacchino Visaggi 25 / 02 / 2008
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