Olimpiadi, nuoto: Natalie du Toit 16/a nella 10 km di fondo

La prima medaglia olimpica della storia del nuoto di fondo ha la frangetta da bambina della russa Larisa Ilchenko. L�oro � il suo. Lo ha vinto mercoled� scorso davanti alla coppia di inglesi terribili Payne-Patten. Ma c�� un�altra donna sul podio ideale della 10 km. Natalie du Toit ha nuotato nonostante sia priva di una gamba e ha vinto la sua sfida con il mondo. E� arrivata al traguardo dopo due ore di fatica nel bacino di Shunyi, l�unica delle venticinque al via partita non alla pari, e ha chiuso sedicesima. Il piazzamento non le � bastato, perch� � davvero un�atleta olimpica come tutti gli altri: �Per� oggi mi sento libera�, ha aggiunto Natalie. La ragazza sudafricana, 24enne di Citt� del Capo, ha una gamba amputata da quando nel 2001 un brutto incidente in scooter prov� a cambiare drasticamente il corso della sua vita. Ma non i sogni: perch� quella giovane che nuotava e voleva andare alle Olimpiadi c�� riuscita. Partecipare per� non le bastava, ecco perch� il 16/o posto non la fa sorridere, non la entusiasma. �Non ho mai pensato di voler sfruttare il mio handicap - ha detto l�atleta � ritengo sia giusto basarsi sui meriti. Ma oggi sono abbastanza scontenta. Non ho fatto una grande gara. Ma ho dato il massimo, e comunque cercher� di rifarmi alle Paralimpiadi�. Il numero 23, quello della fortuna, disegnato sul braccio, ha accompagnato la maratona in acqua della sudafricana: costume nero e cuffia gialla, du Toit ha cercato di rimanere aggrappata al gruppo di testa. Ha lottato con il gruppo, alla pari delle altre nell�acqua immobile gi� solcata da barche e canoe. Alla sfida olimpica del nuoto di fatica manca il fascino delle acque libere, perch� i quattro giri da due chilometri e mezzo sono in fondo delle lunghe vasche in piscina, ed � come correre la maratona tutta sulla pista dello stadio. Nessuna variabile, niente onde, ne� alghe, ne� meduse: solo la resistenza di arrivare in fondo al rettilineo. �La cosa migliore � non farsi prendere dal panico - dice abbozzando un sorriso la sudafricana - Certo il mio sedicesimo posto non � un granch�. Volevo arrivare tra le prime cinque, ma quando sono uscita dall�acqua non potevo muovermi, per quanto avevo faticato�. E infatti la du Toit, che ha la gamba amputata all�altezza del ginocchio, si � sollevata con le braccia sul muretto del pontile artificiale ed � rimasta l� a lungo. Poi si � messa la protesi di carbonio che usa per camminare e si � concessa a flash e telecamere. �Il mio messaggio non � solo per i disabili, � per ciascuno di noi. Saper trasformare le cose negative in energia buona�. Fonte: ANSA 22 / 08 / 2008
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